Il lavoro dello psicologo tra creare e trovare

Un corso di gruppo prevalentemente rivolto a studenti di Psicologia e Psicoterapia, tirocinanti, neolaureati e neodiplomati

Molti psicologi, specialmente alle prime armi, faticano a realizzare i propri obiettivi lavorativi. Alcuni non riescono a trovare nulla d’inerente ai propri studi, altri devono investire eccessive energie e risorse nel “lavoro volontario”, altri ancora ripiegano nella mansione di educatore senza saperne trarre delle soddisfazioni (ho fatto l’educatore per diversi anni e in realtà penso che come lavoro sia un’ottima palestra nello sviluppo di competenze empatiche, direttive e di resilienza. Il problema sta nel fatto che alcuni psicologi che si trovano a ricoprire questo ruolo necessitano di un aiuto per riuscire ad applicare e sviluppare le conoscenze teoriche, acquisite nel percorso di studi, ad un lavoro così “esposto” e “sul campo” che sicuramente meriterebbe un maggior riconoscimento sia in termini retributivi che sociali). Per questi motivi nasce a Bologna questo nuovo corso prevalentemente rivolto a studenti di Piscologia o neolaureati.

Nella fase iniziale esso si propone di aiutare i partecipanti nel raccogliere le idee su come essere più efficaci nel mercato lavorativo e d’orientarli verso la strada più inerente alle caratteristiche d’ognuno di loro. In seguito vengono affrontati gli stati d’animo che possono emergere in questa fase lavorativa di passaggio in modo che non rischino d’essere “sovrastimati”. Tali stati d’animo infatti, possono portare il professionista  o a scoraggiarsi, entrando in un vortice depressivo in cui non s’intravede una soluzione, oppure a impiegare il proprio tempo in una ricerca confusa e ansiosa di un occupazione. Le difficoltà che si riscontrano nel mondo esterno sono invece delle risorse su cui lavorare a livello interiore. Il primo passo è saper riconoscere  i piccoli passi che si fanno nella crescita personale e sapere vivere pienamente, nel qui ed ora, questi momenti.
Nella seconda parte del corso vengono invece analizzati i nuovi ruoli in cui è ben spendibile la formazione dello psicologo. Per vedere quali sono le nuove possibilità di lavoro è necessario uscire un attimo dall’ormai vecchio (ma non ancora superato) stereotipo dello “psicologo seduto nel suo studio con il lettino” .

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